Screening al Virgilio: prime scoperte

A due settimane dall’inizio dello screening elettrocardiografico sui piccoli studenti dell’istituto Comprensivo “Virgilio” di Roma, sono già emersi dati molto significativi
di Redazione Palidoro News

Come accaduto nelle scuole di S. Marinella, anche lo screening elettrocardiograficoiniziato dai medici del Bambino Gesù lo scorso 20 gennaio presso l’IC Virgilio di Roma ha rilevato anomalie cardiache potenzialmente pericolose in bambini apparentemente sani e che non avevano mai eseguito un controllo prima di oggi.

Nelle prime due settimane di screening sono sati eseguiti 228 tracciati elettrocardiografici. In base ai risultati, i medici hanno ritenuto opportuno eseguireulteriori indagini su sei di questi bambini (che rappresentano il 2,631 % del campione finora analizzato). In quattro di loro  (in cui erano state rilevate presunte anomalie minori) la visita in ambulatorio ha poi dissipato i sospetti, rilevando una condizione di normalità. Per gli altri due, invece (con presunte anomalie maggiori, tra cui un sospetto QT Lungo) il follow up presso l’Aritmologia di Palidoro dovrà continuare. Il dato ulteriore su cui riflettere è che cinque di questi bambini non avevano mai effettuato un ECG precedente.

«Siamo a circa metà del nostro lavoro – commenta il dott. Fabrizio Drago – e vogliamo capire se i dati statistici sulla rilevazione di anomalie corrisponde alla previsione che avevamo elaborato in base alla passata esperienza. Oltre a intervenire nei casi individuati, questo screening costituirà un ulteriore tassello per i nostri studi sull’incidenza delle aritmologie pediatriche sulla popolazione».

L’iniziativa, come in passato, ha riscosso un notevole favore da parte di genitori e insegnanti, che si soffermano a riflettere sulla necessità di maggiori controlli sui bambini.

«In 30 anni di lavoro  – commenta Marina Cantù, insegnante di scuola elementare del Virgilio –

non mi era mai successo di imbattermi in una iniziativa di questo tipo e penso che queste collaborazioni con gli ospedali dovrebbero essere estese anche su altre problematiche. I nostri bimbi fanno tanto sport, eppure non hanno mai fatto un ECG. Dovrebbero renderlo obbligatorio. Eppure qualche genitore non ha dato l’ autorizzazione. Forse hanno paura di sapere, o pensano di aver già controllato abbastanza i propri figli».

«La semplicità dell’iniziativa  – aggiunge Stefano Zanoni, coordinatore esterno del progetto –

è ciò che lo rende innovativo. Non ci voleva tanto: un progetto, una struttura efficiente, un’associazione mossa da nobili motivi. Speriamo che questo serva a sensibilizzare i genitori a capire che un controllo in tenera età, un semplice ECG, può aiutare ad evitare tanti problemi gravi».

Fonte: Palidoro News